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Domanda:A seguito incidente stradale ricoverato in ospedale con frattura scomposta ed esposta della tibia e perone gamba sinistra, trattata con fissatore esterno, dimesso dopo tre giorni di ricovero per poi sottopormi ad intervento dopo circa 20 giorni. Dopo circa 15 mi recavo presso una nuova struttura ospedaliera che dopo una lastra si accorgevano che la frattura era ancora scomposta e pregiudicava un successivo intervento, a causa della decubitazione della ferita.
Risposta: Gentile Signor Gabriele, abbiamo sottoposto il Suo caso ai nostri medici-legali. A breve riceverà un ns. parere. Restiamo a disposizione per un contatto telefonico. I ns. recapiti sono: assistenza@colpamedicaesanitaria.it e 388.56.59.939.
Nome: Matteo, Italia, 18 Ott 2013
Domanda:Buongiorno. Nel mese di maggio mi sono recato al pronto soccorso per un profondo taglio sul mento. Ho inutilmente chiesto che i punti di sutura mi venissero applicati da un chirurgo estetico o maxillofacciale e oggi mi ritrovo una cicatrice più brutta di quello che secondo me era possibile fare. posso chiedere un risarcimento all'ospedale? (la cicatrice è lunga circa 4 cm diagonale dalla base della bocca al mento) .
Risposta: Gentile Signor Matteo, abbiamo sottoposto il Suo caso ai nostri medici-legali. A breve riceverà un ns. parere. Restiamo a disposizione per un contatto telefonico. I ns. recapiti sono: assistenza@colpamedicaesanitaria.it e 388.56.59.939.
Nome: Antonino.1973, Italia, 18 Set 2013
Domanda:Il 4 di settembre mia mamma è stata operata per la rimozione parziale di un tumore (cistoadenocarcinoma) a partenza dall'OVAIO destro. Il decorso post operatorio procedeva abbastanza bene fino a lunedì mattina (16 settembre) quando la paziente ha incominciato ad avvertire fortissimi e ripetuti dolori addominali. La mamma è stata preda di questi atroci spasmi (con annesso vomito, perdita di coscienza, allucinazioni) fino a martedì 17 settembre, quando su mia personale insistenza le sono stati fatti dei raggi che hanno mostrato la presenza nell'addome di un corpo estraneo. Portata ancora in sala operatoria (ore 15.00) dopo ore e ore di estenuanti dolori e è stata riaperta la ferita e rimosso il famigerato corpo estraneo. Trattavasi di residuo operatorio (ancora non ci è stato detto se era un pezzo di garza, un oggetto metallico o altro) dimenticato nell'addome al momento della cucitura! Vi chiedo, cosa bisogna fare in questi casi? Ne risponde nla struttura sanitaria, il primario o tutta l'equipe??? Bisogna intanto chiedere il risarcimento del danno e poi sporgere eventualmente querela per lesioni personali ex art. 590 c.p. o le cose vanno di pari passo???? Grazie.
Risposta: Gentile Signor Antonino, meravigliato per la sconcertante vicenda in cui involontariamente è stata protagonista Sua madre, mi preme evidenziare che tali negligenze non dovrebbero mai capitare. Nel rispondere alle Sue domande Le dico che per una declaratoria di responsabilità occorrerebbe visionare la cartella clinica ed in particolare la scheda operatoria onde poter attribuire con certezza la responsabilità o il grado di responsabilità. Comunque, in ogni caso, la struttura sanitaria risponde per i danni arrecati ai pazienti sia per proprie carenze e/o omissioni e sia per l'operato dei sanitari e del personale infermieristico ad essa collegato. Inoltre, può ravvisarsi una responsabilità personale del chirurgo operatore ed in alcuni casi anche della intera equipe operatoria. L'azione di risarcimento in sede civile non preclude e non pregiudica l'eventuale azione penale da promuoversi, eventualmente, con specifica querela. La particolarità e la delicatezza del caso meriterebbe la valutazione di tempestive azioni giudiziarie e quindi sarebbe il caso di approfondire la questione attraverso un contatto telefonico. Restiamo a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e/o richiesta anche per una eventuale azione giudiziaria, offrendo gratuitamente idoneo supporto medico-legale. Distinti saluti.
Nome: Fernando, Italia, 10 Ago 2013
Domanda: Salve , mia suocera a causa di una emorragia celebrale veniva ricoverata presso struttura ospedaliera, essendo impossibilitata a muoversi , le veniva messo il materasso antidecubito a piaga gia procurata , circa una settimana dopo il ricovero , la struttura è responsabile?? potrei agire per vie legali , mia suocera era facilmente prevedibile che sarebbe andata a formarsi la piaga , forse una esatta valutazione le avrebbe risparmiato questo altro guaio. ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà fornire .
Risposta: Gentile Signor Fernando, occorre esaminare la cartella clinica e la documentazione in Suo possesso. Restiamo a disposizione per un contatto telefonico. I ns. recapiti sono: assistenza@colpamedicaesanitaria.it e 388.56.59.939.
Nome: Marilena, Italia, 6 Giu 2013
Domanda: Vorrei sapere se è possibile ottenere giustizia per aver subito fratture delle costole durante un cesareo d'urgenza. Sono passati 3 mesi dal parto e io mi sono accorta del danno solo dopo essere tornata a casa. Ti può provare che è stato il medico a procurarmi il danno che ancora oggi mi limita i movimenti? Grazie.
Risposta: Gentile Sig.ra Marilena, occorre esaminare la cartella clinica e la documentazione in Suo possesso. Restiamo a disposizione per un contatto telefonico. I ns. recapiti sono: assistenza@colpamedicaesanitaria.it e 388.56.59.939.
Nome: Anna Lucia, Italia, 29 Mag 2013
Domanda:Nel 2002 dopo forti dolori addominali e fianco destro mi ricovero in ospedale per accertamenti.ne viene fuori che ho inizialmente un idronefrosi dx; terapia idrica di cirac 2,5 l.di acqua giornalieri. Esami urinari ogni 2 mesi circa e ogni 6 mesi ecografia al rene/i. All'esame urografico e scintigrafia renale risulta rene sofferente con un piccola % di "rene nullo". Nell'2004 un nuovo ricovero d'urgenza: diagnosi, reni sofferenti, intervento necessario a causa di una nuova scintigrafia che parla di rene nullo al +90%,ormai marcio, distrutto. Naturlmente faccio causa all'0spedale ma mi si risponde che la mia malattia era cronica. Il mio problema, diagnosticato, era giuntopatia. Riusciro' a far valere i miei diritti? Sono delusa, non vedo giustizia.
Risposta: Gentile Sig.ra Anna Lucia, nel dare riscontro alla Sua email, Le confermiamo la nostra disponibilità per la disamina del caso da parte dei nostri medici-legali. Verrà contattata nei prossimi giorni, onde avere qualche ragguaglio in più. Nel ringraziarLa per la stima accordataci, porgiamo frattanto distinti saluti.
Nome: Valeria, Catania, 21 Apr 2013
Domanda: Mi chiamo Valeria. Abito in provincia di Catania, vi scrivo per richiedere il vostro aiuto affinché possa capire se il decesso di mia mamma, di anni 75, avvenuto lo scorso febbraio era inevitabile o se, come penso io, si poteva e si doveva fare di più, anzi di tutto, per salvarla. Nella speranza di ricevere una vostra risposta su come farvi visionare tutta la documentazione in mio possesso, vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti. Valeria.
Risposta: Gentile Sig.ra Valeria, nel dare riscontro alla Sua email, Le confermiamo la nostra disponibilità per la disamina del caso da parte dei nostri medici-legali. Verrà contattata nella giornata del 22 aprile, onde avere qualche ragguaglio in più sulla triste vicenda, e per comunicarLe come inviarci copia della documentazione medica. Nel ringraziarLa per la stima accordataci, porgiamo frattanto distinti saluti.
Nome: Michela - Caserta, 26 Feb 2013
Domanda:Salve, volevo sapere se posso rivolgermi a voi per la parte legale, pur avendo già una valutazione medico-legale redatta da un medico di mia fiducia. Grazie.
Risposta: Michela, si. Una relazione medica, anche se “di parte”, è sicuramente uno strumento utile, anche per valutare l'opportunità di esperire l'azione di risarcimento. Dall’analisi della stessa, sarà, in ogni caso, valutato se opportuno integrare con una relazione di un medico specialista o se integrare con una ulteriore perizia medico-legale. In ogni caso, eventuali ulteriori indagini e relazioni, se ritenute opportune, non costituiranno aggravio di costo per lei. Tuttavia, se non sarà possibile trovare un accordo con la compagnia di assicurazione della struttura, in sede giudiziale il magistrato nominerà un ulteriore perizia medico-legale (tecnico d'ufficio), al quale farà riferimento per ogni sua decisione.
Nome: Marco V., 23 Feb 2013
Domanda:Buonasera, a seguito di una caduta al lavoro, ho riportato una piccola frattura a livello della base della falange distale del quinto dito, con perdita di sostanza ossea. Articolarità livemente ridotta - non deficit vnp in atto. Tenuta stecca metallica per 10 giorni, con successiva kinesi attiva e passiva dell’articolazione. Vi chiedo, quale potrebbe essere la stima del danno biologico in base alle vostre esperienze. Grazie.
Risposta: Marco, sulla base di quello che ci racconti, dovrebbe trattarsi di un danno biologico nell'ordine massimo del 2 o 3 percento. Cordiali saluti.
Nome: Brunatti Paolo, 28 Gen 2013
Domanda: Vi contatto per un consiglio. In occasione di un ricovero presso il Pronto Soccorso di un Ospedale, mi è stata fornita assistenza medica inadeguata, dal medico di turno. Per tutelare i miei diritti, debbo recuperare i dati personali di questo medico?
Risposta: Signor Paolo, non è necessario. La richiesta di risarcimento può essere formalizzata direttamente nei confronti dell'Ospedale, dal momento che il medico di turno ha agito sulla base del rapporto di lavoro, che svolge presso la struttura. Il contratto di cura, infatti, viene perfezionato tra il paziente e la struttura che poi mette a disposizione i singoli sanitari, suoi dipendenti.
Nome: Carlo, 30 Dic 2012
Domanda: Una domanda ai vs esperti. Gentilmente vorrei sapere, avendo investito mio figlio di 4 anni con la bici facendo retromarcia con la mia macchina, provocandogli 3 punti di sutura sotto al mento e con 5 giorni del pronto soccorso e 10 del medico, in punti percentuale quanto potrei prendere dal risarcimento dell'assicurazione, ed anche in soldi grazie anticipatamente?
Risposta: Signor Carlo, per quanto riguarda la cicatrice, possiamo stimare una valutazione del danno biologico non superiore al 4%, in funzione dell’entità della stessa. Per la parte economica, preferiremmo essere contattati direttamente ai ns. recapiti, per poter esprimere le nostre considerazioni in merito. I ns. recapiti sono: assistenza@colpamedicaesanitaria.it e 388.56.59.939.
Nome: Chiara da Modena, 25 Nov 2012
Domanda: Salve, ho un bimbo con paresi ostetrica. Lui compie 1 anno a gennaio. Quando è nato il braccio destro non lo muoveva, quando aveva 3 mesi ha iniziato a muovere un poco, ma si vede tanto che ha questo problema. Vorrei sapere come funziona il risarcimento danni, sono in causa, quanto tempo passa per chiudere il giudizio? grazie mille.
Risposta: Signora Chiara, in merito alla causa non saprei che dirle. E' diverso da caso a caso, da un tribunale ad un altro. Per capire come funziona il risarcimento e quali sono tutte le fasi dell'iter giuridico, ci contatti, un nostro legale potrà darle tutti i chiarimenti. Intanto, le faccio i migliori auguri.
Nome: Oscar1969, 24 Nov 2012
Domanda: Vorrei sapere qual è il termine entro il quale è possibile agire per ottenere un risarcimento dopo un danno subito per malasanità?
Risposta: Oscar, il termine, secondo l'ormai accreditata tesi giurisprudenziale della responsabilità contrattuale, è di 10 anni e decorre dal momento in cui il diritto può essere fatto valere e quindi dal momento in cui il danno viene ad esistere o si manifesta come tale.
Nome: Noemi, 22 Nov 2012
Domanda: Buonasera, vi sottopongo il mio caso, per avere il vostro parere. Nel gennaio del 2011 ho avuto un incidente stradale con conseguente danno di dissecazione aortica. Sono stata operata d’urgenza e miracolosamente sopravvissuta. In conseguenza di ciò, quando sono rientratata al lavoro, il mio carico lavorativo è stato ridotto temporaneamente, previa visita del medico del lavoro della mia azienda. La differenza retributiva di questi ultimi due anni è sostanziale e io ho una causa aperta da due anni con l’assicurazione, che non vuole riconoscermi questo danno patrimoniale, che tutti mi dicono che mi spetta di diritto.Ho tutta la documentazione medica che attesta quanto è importante il mio danno e che il carico lavorativo ridotto è consigliato.Vi chiedo, mi spetta questo risarcimento?
Risposta: Noemi, riteniamo che il danno patrimoniale ti spetti assolutamente!!! E' opportuno che tu sia seguita degnamente sia dal punto di vista legale che medico-legale? Se lo ritieni opportuno, non esitare a contattarci, saremo ben contenti di metterti a disposizione i nostri esperti.
Nome: Giovanni, 13 Nov 2012
Domanda: Ad agosto 2012, a causa di un infortunio sul lavoro, ho riportato una frattura scomposta del capitello radiale, più una frattura dell'apice del coronoide. Sono stato operato e mi è stata applicata una protesi al capitello radiale (che dovrò sostituire tra 10/15 anni) ed una osteosutura per la fratttura del coronoide. Ho terminato la fisioterapia, con una perdita ci circa 10 gradi in estensione del braccio. Volevo chiedervi, fermo restando eventuali deficit motori del braccio, approssimativamente in quale percentuale INAIL potrebbe rientrare il mio infortunio. Complimenti per il sito, che ho trovato completo ed interessante. Ringraziandovi per una vostra risposta, porgo distinti saluti.
Risposta: Giovanni, sulla base delle sole informazioni del tuo racconto, approssimativamente, potresti ottenere una valutazione tra l'8% e il 13%. La forbice è ampia dal momento che tutto è da rapportare alle condizioni estetiche e radiografiche, delle quali non ci hai fornito elementi valutativi. Ti ringraziamo per i complimenti.
Nome: Imma, 15 Set 2012
Domanda: Mio padre dopo l'intervento alla cataratta, ha perso completamente la vista all'occhio sinistro. Deve essere risarcito?
Risposta: Il problema è soprattutto medico-legale e specialistico. Occorre che professionisti competenti verifichino se sia prospetta- bile un inadempimento del medico o della struttura sanitaria. Occorre, inoltre, verificare se vi è stata una adeguata informazione sui rischi dell'intervento (consenso informato), anche in ragione dell'età e delle condizioni del paziente. Solo dopo queste indagini, nonché sulla base della documentazione in suo possesso sarà possibile esprimere un parere. Il fatto che suo padre abbia perso "completamente" la vista è un elemento che dovrebbe indurre a svolgere indagini ed approfondimenti, per veri- ficare la sussistenza di elementi per una eventuale azione risarcitoria. Se dovesse condiderare l'ipotesi di una verifica, potrà chiedere aiuto ai nostri specilisti medico-legali e legali, al fine di definire i termi- ni di una eventuale azione risarcitoria. In tal caso, potrà contattarci a mezzo e-mail assistenza@colpamedicaesanitaria.it o a mezzo telefono 388.56.59.939.
Nome: Anna, 4 Set 2012
Domanda:Vorrei sottoporre il mio caso. Nel settembre del 2007 ho notato alcune macchie irregolari sul mio torace, per cui ad ottobre dello stesso anno mi sono recata presso l’ambulatorio della Clinica Dermatologica di una importante struttura pubblica della mia città. A dicembre dello stesso anno ho iniziato un trattamento crioterapico, mediante ripetute applicazioni di azoto liquido. Premetto, che non mi è stato sottoposto alcun consenso informato da sottoscrivere, circa il tipo di trattamento, gli eventuali rischi e/o conseguenze connesse, nonché le eventuali terapie alternative. Dopo alcuni mesi, le croste del trattamento sono scomparse, ma sono rimaste vistose cicatrici. La stessa struttura, cui mi sono successivamente recata, voleva sottopormi ad ulteriori trattamenti di azoto. Ovviamente, impaurita, non ho accettato e mi sono rivolta ad un’altra struttura per una visita specialistica, dove mi hanno certificato che le macchie non sono recuperabili. Secondo voi posso essere risarcita per un danno che, se avessi saputo a cosa andavo incontro, sicuramente avrei evitato?
Risposta:Signora Anna, l’esito negativo di un intervento estetico non vale, automaticamente, a dimostrare la responsabilità del chirurgo e, dunque, a legittimare un risarcimento per il soggetto danneggiato. Come in ogni altro campo della medicina, la responsabilità del sanitario ricorre quando questi non abbia adoperato tutta la prudenza, diligenza e perizia, dovute nel caso di specie. Tuttavia, nel suo caso, risulta la mancanza tra l’altro, di un’effettiva e corretta informazione, circa le terapie applicate, con l’assenza del relativo consenso informato. Riteniamo, che da una approfondita analisi della documentazione in suo possesso, possano rilevarsi gli elementi utili ad una azione di risarcimento. Se ritiene di volersi affidare ai nostri esperti, non esiti a contattarci, inviando i suoi recapiti all’indirizzo e-mail assistenza@colpamedicaesanitaria.it o contattandoci direttamente al numero 388.56.59.939.
Nome: daniela
E-mail: danize5@hotmail.it
Home Page:
Nazione: ITALIA
Data: 4 Dec 2013 11:15:43 GMT
Commento: devo pagare il ticket ospedaliero della prestazione pronto soccorso,,anche se il medico non ha ricunosciuto una perforazione intestinale ,scambiandola per una semplice "aria in pancia"parole sue!!!!poi in altra struttura operato d'urgenza salvandomi la vita?